I cittadini che conferiscono gli abiti usati in ecocentro contribuiscono a salvaguardare l’ambiente e al tempo stesso sostengono un prezioso progetto di reintegrazione sociale.
Nel 2022, nei 18 Comuni soci sono state raccolte 220 tonnellate di abiti usati. Per ogni chilo di abiti usati conferito si risparmiano:
• 6000 litri d’acqua;
• 3,6 kg di CO2;
• 0,3 kg di fertilizzanti;
• 0,2 kg di pesticidi.
Ecco come funziona il riciclo recupero degli abiti usati grazie al progetto Tessuto sociale, attivo in gran parte degli ecocentri dei 18 comuni Soraris. gestito da cooperative sociali del territorio vicentino.
Recupero degli indumenti: come funziona
Innanzitutto, per “abiti usati in buono stato” si intende capi di abbigliamento ancora utilizzabili ma che per diverse ragioni non si indossano più. Oltre al vestiario, si raccolgono anche: scarpe, coperte, tende, cappelli, borse e biancheria (sempre in buono stato).
Questi capi sono raccolti in specifici contenitori contraddistinti dal logo del progetto Tessuto Sociale e/o dal logo Soraris, che si trovano negli ecocentri e in alcuni punti strategici del Paese. In tutto, nei 18 Comuni Soraris si trovano una quarantina di contenitori dedicati a questo tipo di raccolta (vedi la mappa qui)
Una volta raccolti, gli abiti usati vengono selezionati e igienizzati presso impianti autorizzati, e quindi venduti nei negozi second hand con un forte impatto ambientale positivo, in quanto capi salvati dall’essere rifiuto. I capi che invece non sono nelle condizioni di essere riutilizzati e rivenduti vengono avviati a riciclo o a smaltimento in accordo con la gerarchia europea dei rifiuti.
Grazie al loro lavoro delle cooperative sociali del progetto Tessuto Sociale, il riciclo recupero degli abiti usati ha due importanti ricadute sul territorio:
1. La salvaguardia dell’ambiente, riducendo la quantità di rifiuti tessili da smaltire
2. La reintegrazione sociale, in quanto il lavoro di recupero - di trasformazione dello scarto in risorsa - viene fatto tramite programmi di inserimento al lavoro di persone fragili e in stato di svantaggio, in stretta collaborazione con i servizi sociali del territorio
Attenzione: sul territorio possono essere presenti contenitori di raccoglitori abusivi che non rientrano in questo progetto. Per essere certi di non sbagliare, controllare la presenza del logo del progetto Tessuto Sociale e/o del logo Soraris o recarsi nei punti segnati nella mappa dei contenitori dei 18 comuni Soraris. Inoltre, si avvisa la cittadinanza che anche le raccolte porta a porta di abiti usati sono abusive in quanto non svolte da gestore del servizio Soraris.